Dipendenza da caffeina
La Dipendenza da Caffeina è una forma di dipendenza psico-fisica indotta e mantenuta dall’assunzione continuativa ed eccessiva di caffeina, principio attivo estratto dalla pianta del caffè (alcaloide naturale).
I suoi frutti vengono raccolti e fatti essiccare, in tal modo si ottiene il seme contenuto al loro interno, ovvero i chicchi di caffè. Questi ultimi, una volta “torrefatti”, cioè sottoposti a calore, vengono macinati e danno forma alla conosciuta e diffusa polvere di caffè.
La Caffeina oltre che nel Caffè è contenuta in molti altri liquidi di largo consumo come ad esempio nei cosiddetti Energy Drinks, nelle bevande tipo Cola e nel tè, così come in diversi alimenti tra i quali la cioccolata (è inoltre presente anche in certi farmaci come alcuni analgesici, diuretici, anti-influenzali e per il controllo del peso).
La Caffeina è uno stimolante del sistema nervoso (induce quest’ultimo alla liberazione di adrenalina, noradrenalina e aumenta la quantità di dopamina attivando in tal modo le sensazioni di benessere, tranquillità e piacere in certe aree del cervello); è, inoltre, in grado di attivare la parte psico-cognitiva e fisica, ma non molti conoscono anche la possibile pericolosità di tale sostanza nel caso in cui la si consumi in quantità eccessiva.
Se infatti da consumo si passa ad abuso è possibile che si instauri nel tempo una vera e propria dipendenza, caratterizzata da molteplici sintomi psichici e fisiologici negativi tra i quali tolleranza (necessità di quantità di caffeina sempre maggiori per raggiungere gli effetti precedenti); craving (ovvero continui ed intensi pensieri e desideri circa il ricercarla e l’assumerla); ed astinenza (contraddistinta da una serie di sintomi sgradevoli ed invalidanti in seguito alla più o meno volontaria sospensione della sua assunzione).
Con un uso limitato a due, tre tazzine di Caffè al giorno si possono avere effetti psico-fisici positivi, come ad esempio attivazione mentale (attenzione, memoria e concentrazione), tonicizzazione cardiaca, induzione di liberazione energetica (glucosio), facilitazione digestiva (stimolazione gastrica).
Quando però vi è un uso ripetuto, prolungato e quantitativamente eccessivo di caffeina, si verificano gravi conseguenze interne ed esterne e le molteplici sfere vitali della persona, come quella sociale, lavorativa, affettiva, familiare, etc., vengono fortemente menomate.
Quando viene allora a mancare la dose “x” di Caffeina l’individuo inizia a sperimentare emicrania, dolori muscolari, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, irritabilità ed affaticamento, in breve una vera e propria sindrome di Astinenza.
Con dosi elevate ulteriori sintomi psicopatologici sono: ansia, flessione dell’umore, disturbi del sonno, confusione mentale, suscettibilità.
A livello fisiologico vi possono essere invece disidratazione (per l’effetto diuretico della caffeina), cefalea cronica, squilibri pressori, aritmia, tachicardia, nausea, vomito, tremori, tensione muscolare, iper attivazione motoria, disturbi gastrici, spossatezza.
Alla base dell’abuso e della possibile Dipendenza da Caffeina sembrano esserci le caratteristiche chimiche della sostanza stessa, attivanti sia a livello fisiologico, che psicologico, ma anche dai fattori personali e contestuali di stress, tensione, disagio e conflitto.